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Cerimonia al Coni con il Presidente Mattarella

Mattarella, incontro al Coni Storica visita allo sport azzurro
Il presidente della Repubblica ospite allo Stadio dei Marmi: una prima volta assoluta nella storia nei 103 anni di storia dell Ente

Quella di Mattarella è stata una visita storica: nessun Capo di Stato aveva mai visitato il Palazzo sede del Coni. "Una bella pagina del nostro Paese" evidenzia il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, che unitamente al ministro dello Sport, Luca Lotti, e al presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli, ha fatto gli onori di casa.

Il sole caldo che annuncia l'estate, il vento che scompiglia i capelli, la voce che qua e là trema per l'emozione. Un luogo suggestivo, tra Palazzo H e lo stadio dei Marmi, per un momento eccezionale: il Capo dello Stato venuto a trovare lo sport italiano. Giovanni Malagò è visibilmente emozionato, fa gli onori di casa con un discorso davvero molto bello. "Mi sento un privilegiato - esordisce -, è un evento storico: la prima volta in 103 anni di storia che un presidente della Repubblica ci onora della sua visita nella nostra casa, nella casa dello sport, in uno stadio intitolato al grandissimo Pietro Mennea".

Anch’io emozionatissimo per la mia partecipazione a questa cerimonia, in rappresentanza della Federazione, e stare insieme a tanti CAMPIONI, mi ha riempito di orgoglio.

In platea un migliaio tra rappresentanti di Federazioni, Discipline Associate, Enti di Promozione sportiva, insieme ai grandi, grandissimi dello sport italiano, con  602 medaglie Olimpiche, Mondiali ed Europee.

Il Presidente Malagò,  presenta al Presidente Mattarella, il quale ha sempre mostrato attenzione verso il mondo dello sport,  gli atleti e le atlete che fanno dello Sport Italiano un modello nel mondo, riconosciuto da tutti nonostante le scelte miopi di qualcuno", riferendosi ancora al ritiro della candidatura Olimpica di Roma. "Gestite in modo trasparente il rapporto con i tifosi. Abbattete le barriere, impegnatevi davvero perché lo sport sia un diritto di tutti". Malagò: "Se sapremo fare squadra, nessuna sfida ci sarà preclusa".

Il ministro Lotti: “Sport”, concetto che il ministro dello Sport Luca Lotti rafforza e rilancia. "L'importanza dello sport di base, del mondo dilettantistico, dei volontari, del mondo paralimpico, che unisce e apre visioni verso il futuro". "Lo sport - scandisce Lotti tra gli applausi - è una delle risposte più che efficaci che possiamo offrire ai signori del terrore, che ci vorrebbero chiusi in casa

Il presidente del Comitato italiano Paralimpico Luca Pancalli ringrazia il Capo dello Stato. "Lei ci ha fatto sentire l'orgoglio di appartenere al mondo paralimpico, lo sport deve essere un diritto di tutti".

Il Capo dello Stato spende parole di gratitudine ai massimi vertici dello sport italiano. "Grazie allo sport spesso ci sentiamo un popolo - dice Mattarella -. Nello sport si specchia la nostra società, siete l'immagine del nostro Paese, che siate campioni affermati o semplici appassionati. Parlo a tutti voi, anche alla meravigliosa galassia di società periferiche, dei piccoli centri. Sbaglia chi considera lo sport come un semplice tempo di ricreazione: lo sport è educazione, rispetto, cultura, economia". Poi, un lungo monito: "Ripudiate il doping, il razzismo, la violenza. Favorite l'integrazione. Gestite in modo trasparente il rapporto con i tifosi. Abbattete le barriere, impegnatevi davvero perché lo sport sia un diritto di tutti". È un ultimo esempio, il più apprezzato. "Ricordatevi di Pietro Mennea, un campione partito da molto lontano, con il lavoro, la passione, il sacrificio". Un lungo, lunghissimo applauso lo saluta, mentre il sole volge al tramonto.

Sbaglia chi considera lo sport come un semplice tempo di ricreazione: lo sport è educazione,

 

 

Cosimo Zecca


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