Il ct Brandolini: "Siamo andati in finale a costo zero"
"È successo qualcosa di incredibile, noi dilettanti siamo riusciti a battere i campioni del mondo in carica", spiega il commissario tecnico Brandolini, che ricorda come solo 5 anni fa la federazione usciva da un momento buio (era commissariata) e un futuro tutto da scrivere. "I tempi di Fonzie sono cambiati - dice il ct, citando il celebre personaggio della serie tv Happy Days, che ha portato il bowling in Italia negli anni '70 -. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo piano piano risalito la china, considerando che abbiamo dovuto affrontare anche la crisi economica, che ha portato alla chiusura di tanti bowling center". Oggi in Italia i giocatori affiliati alla federazione sono circa 2.500, oltre ad altri mille giocatori amatoriali "che non vanno identificati con i giocatori del sabato sera - puntualizza Brandolini -. Anche loro sono riconosciuti dalla federazione ma, a differenza degli associati, hanno solo la tessera e non partecipano alle gare". Il ct campione del mondo spiega che "comunque il progetto è partito e oggi siamo qui a festeggiare. Ci siamo lasciati i problemi alle spalle e abbiamo cercato solo di guardare avanti e di scovare i talenti per ripartire. E il tutto a spese nostre. Oggi posso dire che ha vinto una grande squadra, fatta di gente più grande (Reviglio è anche consigliere federale) e di giovani appassionati. Il 'Fonzie' del gruppo? Lo abbiamo lasciato a casa per problemi di lavoro - fa sapere Brandolini -. Ma è con noi Erik Davolio, un ragazzo di vent'anni e che di professione fa il panettiere. È venuto al Mondiale per la prima volta e ha vinto. Speriamo che questo esempio serva anche per far tornare di moda il bowling anche in Italia", conclude Brandolini, che adesso spera in un regalo anche da parte di Malagò: "Siamo venuti a Hong Kong a costo zero, spesati solo di albergo e vitto. Magari questa vittoria porterà qualche cosa anche alla federazione, sarebbe un'altra bella vittoria". Intanto, la finale che ha consacrato gli azzurri è stata trasmessa dal canale olimpico del Cio, un segnale di attenzione in un'era di apertura a nuove discipline.